mercoledì 30 dicembre 2009

Dedicata al mio papà

Torta per il compleanno del mio dolce papà.
La dedica dice tutto.


domenica 27 dicembre 2009

Segnaposto natalizi


Non sono panettoni ma muffin travestiti da panettoni nani.
Ho versato negli stampi per panettoni da 100 g l'impasto dei muffin al parmigiano. La ricetta prevedeva anche salame a dadini, ma dato che la vigilia di Natale non si mangia carne, non l'ho messo.
Muffins al parmigiano (dosi per 6 muffins)
250 g di farina bianca
200 g di latte
60 g di olio di mais
5o g di parmigiano
2 uova
10 g di lievito di birra fresco
2 cucchiaini di sale
pepe
Sciogliere il lievito in 50g di latte caldo, inserire tutti gli ingredienti nel Bimby e lavorare il composto finchè non risulta omogeneo. Versare negli stampini e lasciar lievitare in luogo caldo per 1 ora circa. Infornare a 180° per 35 minuti.


Panettone di Buon Natale



Nonostante gli affettuosi e graditissimi incoraggiamenti a tentare l'imitazione dei panettoni milanesi, complici un pò di pigrizia e il desiderio di farmi qualche spensierata passeggiata di shopping, ho sfornato due sobri panettoni basic.
La ricetta è del mensile PiùDolci, con una modifica involontaria ( ho sgarrato col lievito, ma lo rifarò sempre perchè il risultato è stato buono).
Dosi per 2 panettoni da 1 kg ciascuno.
Primo impasto
150 g di farina 00
90 g di acqua
10 g lievito di birra
Secondo impasto
500 g di farina Manitoba
150 g di zucchero
200 g di latte
3 uova medie
2 g di lievito di birra (io ne ho messo 10g)
Terzo impasto
200 g di burro morbido
5 tuorli
300 g di farina Manitoba
3 cucchiaini di miele d'acacia
130 g di zucchero
5 g di sale
scorza grattuggiata di 1 arancia e di 1 limone
2 bustine di vanillina
100 g di gocce di cioccolato
per la copertura
100 g di cioccolato fondente extra bitter
25 g di burro
Aromatizzare il burro con la scorza degli agrumi e la vanillina.
PROCEDIMENTO
Primo impasto
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, poi unite la farina e preparare un panetto. Mettere il panettoin un recipiente protetto da pellicola trasparente e lasciar lievitare in un luogo caldo per 5 ore.
Secondo impasto
Unire al primo impasto lo zucchero. Sciogliete illievitoin 50gdi latte.Unire all'impasto il latte con il lievito, le uova, la farina Manitoba e impastare unendo il latte rimasto.
Lavorare l'impasto a mano energicamente per 20 minuti finchè non si staccherà dalla ciotola.
Lasciar lievitare in luogocaldo l'impasto per 5 ore o comunque fino al raddoppio del suo volume.
Terzo impasto
Riprendere la pasta ed unire la farina Manitoba, i tuorli sbattuti, il miele, lo zucchero e il sale. Incorporare ora il burro ammorbidito. Unire all'impasto le gocce di cioccolato lavorando rapidamente.
Dividere la massa in due parti e porre negli stampi a lievitare per 5 ore in un luogo caldo per 8 ore ( l'impasto ben lievitato deve raggiungere il bordo dello stampo).
Incidere la superficie del panettone con un taglio a croce. Infornare i panettoni in forno preriscaldato a 170° per 30/35 minuti.
Infilzare il panettone appena sfornato nella zona inferiore, da parte a parte, con due ferri da calza leggermente distanziati e appenderlo a testa in giù per 12 ore. Utilizzare le estremità sporgenti dei ferri come sostegni e poggiarli da qualche parte (io mi sono servita del termosifone e della spallieradi una sedia) in modo che il dolce penda a testa in giù.
Per la decorazione di cioccolato
Sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria (io uso il Cioccolè). Versare il tutto su di una superficie di marmo e con un lungo coltello a lama diritta spalmarlo fino a ridurlo ad un sottilissimo strato. Lasciar raffreddare qualche minuto. Appena lo strato sarà freddo cominciare a "sfogliarlo" passando la lama del coltello (tenuta parallelamente rispetto al piano) sotto al cioccolato, come si farebbe per staccarlo. Con un pò di pratica si otterranno dei bei riccioletti di cioccolato. Senza mai toccarli con le mani, disporli sulla superficie del panettone precedentemente cosparsa di cioccolato fuso e far aderire.

sabato 12 dicembre 2009

Si fa presto a dire Panettone...

Questi sono i favolosi panettoni prodotti e decorati splendidamente dall'antica pasticceria Cova di via Montenapoleone a Milano.
Non so se provare ad imitarli o rispiarmarmi una penosa e grama figura...






mercoledì 25 novembre 2009

Ma come hai fatto...le uova ricamate?

Ed ecco le istruzioni illustrate per covare le uova ricamate. Io normalmente uso le uova bianche che acquisto presso un allevamento diretto; sono le uova delle galline che vivono libere nel cortile, io le chiamo le uova delle galline felici.
In questo caso ho usato un uovo "normale", di una triste gallina da batteria, ma la procedura è identica.
Occorrono: UOVA DI GALLINA O PAPERA, GEL CONTORNO DA DECOUPAGE, TRAPANO PER MODELLISMO CON PUNTE PER SMERIGLIARE,CANDEGGINA, UN BICCHIERE ED UN CUCCHIAINO DI PLASTICA, NASTRO DI RASO DI CIRCA UN CM DI ALTEZZA, UNA MATITA.


Questo è il mio trapano:

















I trapani hanno un dispositivo che ne regola il numero dei giri al secondo. Io lo tengo sul numero 3 e mi trovo bene.
















Ora bisogna prendere il nostro bell'ovetto
















e identificate a occhio il punto più alto e centrale e farci un puntino con la matita.
















Fare lo stesso con la parte inferiore. Non preoccupatesi del timbro sul guscio che hanno tutte le uova industriali, andrà via con la candeggina.















Ora procedere con molta delicatezza ma decisione e praticare il foro superiore (bisogna farlo con due mani, io ne avevo una impegnata con la macchina fotografica).
















girare l'uovo tappando con l'indice il foro superiore per evitare la fuoriuscita di albume















e fare il foro inferiore.
















Si intravede la CUTICOLA interna dell'uovo, ma non c'è da preoccuparsi, andrà via dopo un bel tuffo nella candeggina.
Adesso bisogna svuotare il guscio. Il modo più veloce e semplice è dare una vigorosa soffiata nell'uovo in modo che il contenuto esca.
Ma se si è costantemente impegnate, come me, a montare tuorli e albumi separatamente, mica ci vogliamo far spaventare dalla necessità di mantenere il guscio integro?
Quindi la procedura che segue è un pò maniacale...ma tanto basta dare un'occhiata alle mie torte... si capisce subito che non mi piacciono le cose semplici, è sotto gli occhi di tutti!

Capovolgere l'uovo e fare uscire l'albume, anche soffiando delicatamente (poggiando le labbra sul foro opposto). Uscirà prima la parte più densa dell'albume.























Rimettere l'uovo in posizione verticale





















e poi abbassarlo di nuovo.





















Si noterà che l'albume che fuoriesce è più liquido. Ripetere gli ultimi due passaggi PIU' volte, finchè non esce più albume.
Si deve fare un pò il movimento che si fa quando si mette del sale su una pietanza con uno spargisale.
Ad un certo punto spunteranno anche le calaze, le due strutture che mantengono il tuorlo nel centro






















staccarle aiutandosi con un coltello.
Quando non c'è più albume, è il momento del tuorlo.





















Bisogna posizionarsi su di un altro recipiente e soffiare nell' uovo con decisione.
Ora immergere il guscio finalmente vuoto in un bicchiere di candeggina, cercando di "affogarlo" per bene, in modo che si riempia lentamente di candeggina e resti tutto sommerso.















Si noterà che in pochi secondi, comincerà a comparire della schiuma, è la cuticola interna che si scioglie.






















Lasciare l'uovo immerso per 10-15 minuti, smuovendolo di tanto in tanto, finche la schiuma scompare e si vedrà il foro privo di cuticole.
















A questo punto togliere l'uovo dalla candeggina, sciacquarlo per bene e lasciarlo asciugare, meglio se al sole.
Ora con una matita segnare i punti che poi si andrà a forare.
















Non posizionare i fori troppo vicini tra di loro altrimenti il guscio diventerà ancora più fragile e le probabilità di rottura aumenteranno. Con delicatezza procedere alla foratura, è un'operazione un pò lunga e richiede molta calma ed attenzione.
MI RACCOMANDO DI TENERE IL GUSCIO NELLA MANO MENTRE FORATE, perchè in questo modo il braccio assorbirà e ammortizzerà tutte le sollecitazioni del trapano e il foro sarà perfetto, senza scheggiature. Se invece si metterà il guscio su di una superficie rigida, molto probabilmente si romperà appena si aziona il trapano.
Quando i fori sono completati si può decorare il guscio con il contorno gel.






















Si inizia profilando i fori e dopo disegnando fiori, puntini o magari iniziali...quello che più piace.






















Quando il gel è ben asciutto si prende il nastro e lo si fa passare, girato a doppio, da parte a parte, quindi fare un nodo lento alle estremità inferiori.

Io ho sperimentato un prodotto che si chiama Fun Liner Magic della Marabù, si trova nelle cartolerie fornite o anche nei negozi di bricolage. E' un gel che una volta asciutto,

portato ad una temperatura abbastanza alta (col phon per i capelli o in forno), si gonfia ed ho ottenuto questo effetto:


Ed ecco il mio preferito: è un uovo di papera.

Adesso tutte a covare! Credo che sull'albero di Natale, qualche bell'ovetto ricamato e decorato con del nastro rosso mica ci starebbe male??

venerdì 20 novembre 2009

Uova ricamate

I fatti sono tre:


  • consumo una gran quantità di uova a settimana, in prossimità di feste e compleanni la quantità è davvero considerevole...
  • amo creare fin da quando ero piccolissima e infilavo perline, manipolavo plastilina, tagliavo, incollavo, coloravo...
  • e poi era da giorni che corteggiavo il trapano di modellismo di mio padre, intravedendo le mille potenzialità di quell'oggetto...

E quindi tra creatività, uova a profusione e furto del trapano ecco cosa è venuto fuori:



domenica 15 novembre 2009

Yogi e Bubu


Questa è una torta che ho preparato molto volentieri per due bimbe fuori dagli schemi. Annabella e Agata, lungi dal desiderare una torta con personaggi inflazionati come Barbie, le WInx o Hello Kitty, hanno voluto Yogi e Bubu...molto più simpatici e genuini!
Credo che a sei anni non omologarsi sia indice di una gran personalità.






domenica 8 novembre 2009

Fossette golose

Questa ricetta l'ho trovata in un forum di cucina, era stata presa a sua volta dalla rivista Più Dolci. E' una ricetta abbastanza veloce e buona; questi biscotti sono stati una piacevole pausa dolce in una fredda e piovosissima giornata.


Ingredienti

300 g di farina
70 g di amido di mais
50 g di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito x dolci
2 pizzichi di sale
250 g di burro freddo tagliato a pezzetti
3 tuorli di uova medie
150 g di zucchero

2 cucchiai circa di zucchero semolato
300gr di cioccolato bianco

Il fedele Bimby ha potuto prestarmi il suo valido aiuto: inserire tutti gli ingredienti nel boccale e lavorare il tutto a velocità 4-5 finchè non sono ben amalgamati. Trasferire il tutto in un piatto e lasciar riposare in frigo per trenta minuti circa. Mettere 2 cucchiai di zucchero in una tazza, prendere piccole porzioni di impasto (circa 17 g), formare delle palline e tuffarle nello zucchero in modo da imbiancarne metà.

Posizionare le palline sulla teglia con la parte inzuccherata in alto e col dito premere al centro in modo da creare una bella fossetta pronunciata. Ricompattare eventuali spaccature nella pasta manipolando un pò il contorno.

Disporre i biscotti sulla teglia (ricoperta di carta forno) abbastanza distanziati ed infornare a 175° per 16 minuti (io ho usato il forno ventilato). Non immaginate che profumo di bontà in casa...sfornare e lasciar raffreddare. Intanto sciogliere il cioccolato bianco e con un cucchiaino riempire le fossette.

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